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L’altare come punto di forza
02/09/2024

In tutte le religioni e tradizioni l’altare è un punto di forza indispensabile che viene allestito e curato con meticolosità, rispetto e amore.

In molte civiltà antiche era posto su alture, quasi a voler sottolineare l’importanza di quel luogo e a simbolizzare anche la vicinanza agli Dei affinché loro potessero vederli ed accogliere prima le loro richieste. Ancora oggi in molte Chiese Cattoliche, l’altare maggiore è posto sopra a dei gradini ma nei culti africani molti altari vengono addirittura allestiti a terra, perché non tutte le Divinità risiedono in cielo, molte sono terrene e vivono più vicine a noi di quanto si possa pensare ma ne parleremo in un’altra occasione.

Ora entriamo nel vivo dell’argomento e iniziamo il nostro percorso parlando degli altari dei Santi cattolici e popolari, ad esempio in alcune aree della Sicilia troviamo i praticanti della Benedicaria.

Chiunque desideri praticare quest’arte deve, necessariamente allestire un altare.

L’altare può essere ricavato da qualsiasi tavolino o da un comò o da una mensola. Dovrà essere ricoperto da una tovaglia o da un panno pulito, bianco o del colore associato al santo a cui è dedicato.

Alle due estremità si metteranno due ceri da altare, bianchi, questi devono essere di preferenza di cera d’api. Al centro dell’altare si porrà un crocifisso affiancato eventualmente dalla statua o l’immagine del santo a cui si è devoti.

Al centro dell’altare si posizionerà un altro cero chiamato Sanctum. Questo deve essere un cero da veglia dal momento che non dovrà mai essere spento e dovrà illuminare regolarmente l’altare. Il sanctum in passato era una lampada ad olio, ma negli ultimi cinquant’anni questa è stata sostituita da un cero a lunga durata, da sette giorni.

Il Sanctum va unto con olio d’oliva purissimo benedetto da un sacerdote (chiamato nel linguaggio comune olio benedetto) prima di essere messo sull’altare. La funzione del Sanctum, oltre ad illuminare l’altare è quella di rappresentare la luce di Cristo (Io sono la luce che illumina il mondo), ma non solo, la fiamma del Sanctum si impiega per accendere le candele dell’altare.

Mai si dovranno accendere le candele sull’altare con fiammiferi. Questi, infatti, sono composti da zolfo, un elemento che viene associato, nella tradizione cristiana e nella Bibbia, al diavolo. Come accendere dunque le candele?

In passato si ricorreva ad un vero e proprio rituale chiamato Fogo del Sole.

È un procedimento un po’ complesso, ma con un po’ di impegno può essere attuato anche oggi ed aggiunge un valore simbolico notevole. La logica del fogo del sole è quella di ricavare il fuoco direttamente dal sole, uno dei simboli cristici per eccellenza. In questo modo servendosi di una lente si dà fuoco, facendo convergere i raggi solari, ad un pezzetto di carta magari inumidendola con un po’ di alcol.

Una volta che si sia formata la fiamma si accende con questa una candela e con la fiamma si provvede ad accendere il Sanctum. Vien da sé che un’operazione del genere non sempre è possibile. Si può ricorrere dunque ad un accendino a gas, ma mai accendendo la candela del Sanctum direttamente con l’accendino, servendosi bensì di un’altra candela o di uno stoppino cerato, quelli che si impiegano per accendere il forno, per intenderci.

La fiamma del Sanctum si usa invariabilmente per accendere tutte le altre candele che si impiegano durante le varie operazioni spirituali naturalmente vale il solito discorso fatto poc’anzi, per trasferire la fiamma dal Sanctum alle candele si utilizzi un’altra candela o uno stoppino cerato.

Sull’altare non manchi poi un bicchiere o una piccola ampolla con acqua benedetta ed un incensiere. Altri oggetti possono essere aggiunti, quali una campanella in ottone, una Bibbia, immagini di Santi cattolici a cui si sia devoti, fiori freschi…

L’altare deve essere sempre ben pulito e, quando viene allestito, va spruzzato con un po’ di acqua benedetta nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, recitando un Padre Nostro, un’Ave Maria, un Gloria ed un Credo.

Altare Vudù

Nel vudù, gli altari sono fondamentali e si dividono in base ai quattro elementi. Ogni altare varia nella disposizione delle immagini e degli oggetti sacri in base alla divisione a cui è dedicato, riflettendo le specifiche vibrazioni e caratteristiche di ciascun lwà.

Esplora i Misterios Mayores e altre importanti divinità e crea il proprio altare personale.

Altare Umbanda e Quimbanda

Gli altari Umbandisti sono solitamente organizzati a livelli, con immagini di santi cattolici sincretizzati con gli orixàs, mentre gli altari di Quimbanda, dedicati agli Exùs e Pomba Giras, hanno subito molte variazioni nel tempo.

Scopri come questi sacri spazi sono allestiti, i loro elementi distintivi e la loro evoluzione nei diversi contesti, leggi l’articolo completo!

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