Nelle tradizioni afrobrasiliane, come nel vudù, gli altari sono fondamentali e troviamo una differenziazione molto marcata tra altari pubblici (quelli presenti nei terreiros e nei templi) ed altari privati (quelli presenti nelle case dei fedeli).
Gli altari Umbandisti
Gli altari Umbandisti sono normalmente organizzati a livelli e comprendono diversi gradini su cui compaiono le immagini dei santi cattolici con cui sono sincretizzati gli orixàs e delle varie entità del culto (pretos velhos, caboclos…). Se si tratta di un tempio (terreiro) la posizione più alta è generalmente dedicata ad Oxalà, Gesù Cristo, in quanto padre supremo della creazione. Sullo stesso livello può comparire la statua della Madonna Stella Maris o dell’Arcangelo Michele (protettore dell’Umbanda). Nel livello sottostante vengono poi posti gli altri Orixàs delle Sette Linee, sempre celati dietro le immagini di santi cattolici: Xangò, Ogùm, Oxùm, Oxossi…
Nel livello più basso di norma si trovano le statue in gesso di Caboclos (indios) e Pretos Velhos. Sugli altari troviamo poi ceri della durata di 7 giorni e 7 notti (velas 7 dias), del colore appropriato all’entità, insegne rituali e strumenti da lavoro dei vari Orixàs come ad esempio: spade, specchi, campanelle, fiori, offerte di cibo e bevande.
Gli altari privati sono più semplici e vengono ad essere una sorta di diapositiva spirituale del proprietario. Sono organizzati su mensole, anche qui spesso a livelli, ma contemplano le entità del quadro spirituale del fedele, ossia i santi/Orixàs che lo accompagnano e che lui serve regolarmente. Nei livelli inferiori si trovano altre guide spirituali come pretos velhos e caboclos.
Gli altari di Quimbanda
Gli altari di Quimbanda, nel corso degli anni, hanno subito molte variazioni. Nella Quimbanda originaria, figlia della Cabula e della Macumba Carioca, il fedele dedicava al proprio Exù guardiano o alla sua Pomba Gira, un angolo al suolo dove teneva le sue insegne, il suo assentamento o la sua statua. Con la nascita dell’Umbanda la Quimbanda ha finito per essere associata alla prima e le stesse entità hanno mutato il ruolo all’interno del culto. Sono sorti, a partire dalla metà del secolo scorso, templi dedicati alla Quimbanda e si è evoluto un corpus dottrinario che ha finito per modificare anche la struttura degli altari.
Se è vero che il fedele, nel culto privato, conserva normalmente le statue dei “guardiani” che lo accompagnano in un locale chiamato tronqueira (o a volte in una piccola casettina realizzata appositamente e posta fuori dalla porta principale), nei terreiros compare a seconda dei casi un locale dedicato, che prende lo stesso nome di tronqueira, o un’area specifica sotto l’altare Umbanda celata spesso da una cortina che viene aperta durante specifiche cerimonie.
Negli altari pubblici oltre alle statue ed agli assentamenti degli Exùs e Pomba Giras della casa, sono presenti diversi Exùs secondo uno schema classico che riprende l’organigramma speculare delle Sette Linee, quasi fossero la nemesi degli Orixàs principali. Anche questi altari sono spesso organizzati a livelli. Il livello più alto è ovviamente dedicato al Maioral nelle sue tre manifestazioni. Non mancano mai poi le entità dell’Alto Comando. Davanti alle statue sono presenti offerte, tridenti, candele da 7 giorni e 7 notti e dinnanzi a loro si eseguono rituali e lavori magici. Per approfondire l’argomento è consigliata la lettura del libro Il Segreto della Quimbanda edito da Il Crogiuolo®.