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ELEGBARÀ – IL SANTO DELLA POSSIBILITÀ
03/11/2021

Elegbarà, nella tradizione afrobrasiliana è l’Orixà tutelare dei passaggi e delle comunicazioni,
delle strade e dei crocicchi.

Senza la sua intercessione nessuna comunicazione Uomo/Dio è possibile.
Il mito lo presenta come entità ambigua, se con una mano tocca il cielo, con l’altra
può tranquillamente sfiorare le più profonde regioni delle tenebre, avendo come prerogativa
quella di mettere in comunicazione i vari mondi esistenti. Fratello di Ogùm e di Oxossi è
considerato un Santo Guerriero.

Nell’immaginario popolare è visto come un bambino con la
faccia da vecchio, questo per sottolineare la sua ambiguità, il suo essere tutto e l’opposto di
tutto.
La sua arma è la parola, sagacia e astuzia gli fanno da scudo, permettendogli di trionfare in ogni
situazione.
Trasforma il diritto in rovescio e viceversa, sconvolgendo le più accurate previsioni e
stravolgendo l’ordine delle cose per poi riportare tutto allo stato attuale.
Viene invocato nella risoluzione di ogni tipo di problema, da quello finanziario a quello più squisitamente sentimentale. A lui ci si rivolge anche quando si desidera convolare a giuste
nozze, per questo infatti è chiamato il santo “casamenteiro” ossia colui che promuove i
matrimoni.

Nel sincretismo afrobrasiliano viene raffigurato con Sant’Antonio da Padova e festeggiato il 13 giugno.
Elegbarà, chiamato anche Barà o Elegguà (a Cuba) viene cultuato in tutte le tradizioni Afroamericane e ha moltissime manifestazioni. Una delle manifestazioni più temute di Barà è Exù, che nei suoi differenti cammini popola il mondo della Quimbanda insieme alla sua controparte femminile: Pomba Gira.

OFFERTA AD ELEGBARÀ

Il procedimento che segue può essere eseguito per fare una particolare richiesta all’entità
oppure come ringraziamento.
Giorno: lunedì
Orario: mezzogiorno, le 18 o mezzanotte

Occorrente:

– farina di mandioca
– olio di dendè
– miele
– cachaça o rum
– 1 candela sete dias rossa (oppure bianca)
– 1 candela figurata a forma di chiave
– polvere Barà
defumadores Barà
– panno rosso
– 1 piatto di coccio
– sigaro di marca
– fiammiferi di legno
– 7 monete

Procedimento:

Stendere il panno al suolo. Al centro del panno mettere il piatto di coccio. Versare nel piatto la
farina di manioca, aggiungere il dendè, tre gocci di liquore a croce e tre gocce di miele.
Impastare con le mani a formare una sorta di polenta cruda, friabile. Cospargere con polvere di Barà e fare la richiesta. Posizionare al centro del piatto la candela a forma di chiave, in piedi e
accenderla con un fiammifero. Accendere la candela sete dias a lato del piatto. Accendere un
defumador e appoggiarlo vicino all’offerta. Accendere il sigaro e dare tre boccate di fumo verso
l’alto, quindi appoggiarlo sulla scatola di fiammiferi, orizzontale, come illustrato nella figura che
segue.

Recitare questa orazione:
AGO’ ELEGBARA’ ABUKENKE’! ALAROYE’ EXU’ OLA’! AGO’ LE ELE’ KUPAXE’
AGÒ MECO. ELEGBARA’ AXE’ BORU, AXE’ NOYE, TORI TORU’ LA YA FI
YORUARE.

Mettere le monete a cerchio nel piatto.

Questa offerta può essere svolta:
a) davanti alla statua consacrata
b) ad un incrocio di quattro strade, in uno degli angoli del crocevia

SOLUZIONE a)
Lasciare l’offerta per tre o sette giorni davanti all’entità. Passato questo periodo si porta in un
giardino o in un prato. Quando si abbandona l’offerta si bussa a terra tre volte, si chiede licenza
e quindi si fanno tre passi indietro senza voltarsi. Ci si gira e ci si allontana dal luogo senza più
voltrsi indietro. I defumadores andranno accesi uno al giorno, davanti alla statua, fino alla fine
della scatoletta.

SOLUZIONE b)
Si esegue l’ebò direttamente sul luogo, ad un incrocio di quattro strade. Arrivati all’incrocio
andare al centro e bussare al suolo tre volte chiedendo licenza ad Ogùm Megè. Quindi ci si
dirige ad uno dei quattro angoli dell’incrocio (nello schema che segue è segnato con una X
rossa).

Stendere a terra il panno e appoggiare al centro del panno il piatto con all’interno l’offerta, già
cosparsa con la polvere di Barà.

Posizionare la chiave di cera al centro del piatto e accenderla,
quindi accendere la sete dias e il defumador, come spiegato in precedenza. Accendere il sigaro e
procedere come descritto sopra. Recitare l’orazione. Mettere le monete nel piatto nel modo
descritto precedentemente. Fare tre passi indietro senza dare le spalle, con rispetto.

Voltarsi e allontanarsi dal luogo. Non si dovrà passare da quel posto per almeno sette giorni.
I restanti defumadores vanno bruciati uno al giorno, in casa, fino alla fine della scatoletta.
Si potranno altresì offrire all’entità anche altri elementi quali cioccolato, fiori, frutta, dolci…

Se volete conoscere di più di questa meravigliosa entità vi suggeriamo la lettura del testo Sant’Antonio Elegbarà edito da Il Crogiuolo®.

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