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LA TAVOLA OUIJA
04/03/2016


Da sempre l’uomo ha cercato un filo di contatto con il mondo degli spiriti. Nel corso dei secoli profeti, visionari, sacerdoti, maghi, scienziati e stregoni hanno vantato, chi in un modo, chi in un altro, di poter avere accesso a dimensioni aliene, misteriose.

Nell’era dei fax e dei computer può sembrare apparentemente strano che si creda a queste cose, ma non è così… esistono infatti misteri che nessun computer e nessun cervello elettronico potrà mai decodificare e di fronte a certe manifestazioni persino la scienza tace o, se parla, lo fa ora descrivendo ora banalizzando il fenomeno, quasi per esorcizzarlo.

La parola Oui – ja significa Si in due lingue, francese e tedesco, in riferimento alle caselle riprodotte sulla tavoletta, insieme naturalmente a tutte le lettere dell’alfabeto internazionale, dei numeri dall’ 1 al 9 e di altre semplici abbreviazioni.

Le prime tavolette spiritiche risalgono alla fine del secolo diciannovesimo ed erano incise a fuoco su legno. Vere e proprie opere d’arte, decorate poi secondo il gusto degli artigiani con immagini mitologiche, astrologiche, planetarie o esoteriche.

Le tavole spiritiche de Il Crogiuolo® riprendono nella grafica i motivi originali, ma se ne trovano anche con illustrazioni che si ispirano a varie correnti dell’occultismo e della magia.

LA STORIA

Il 31 marzo del 1848, ad Hydesville, poco distante da New York, due sorelle, Kate e Margareth Fox, riuscirono ad entrare in contatto con lo spirito di un commesso viaggiatore, tale Charles Ryan, che affermava di aver vissuto nella loro casa e di essere stato assassinato anni prima in quel luogo. La comunicazione aveva avuto luogo tramite “raps”, ossia colpi, rumori inspiegabili, scricchiolii gestiti, tramite domande, alla stessa stregua di un rudimentale alfabeto morse. Le due ragazze erano poco più che bambine, in quel periodo. Appartenevano ad una famiglia semplice, senza pretese. Una famiglia normale, si direbbe oggi. La tarda primavera di quell’anno segnò la nascita dell’idea della moderna medianità e di quella eccentrica disciplina che, successivamente, prese il nome di “ricerca psichica”.

Inseguendo rumori strani che sembravano venire dai muri della casa, le sorelle Fox improvvisarono una specie di gioco al tavolino. Nacquero le “sedute spiritiche”. Fino ad allora il contatto con il mondo dei defunti aveva seguito percorsi tradizionali, tramite sogni, presagi o grazie a persone particolarmente dotate a livello di capacità paranormali (sciamani, sacerdoti…). Lo spiritismo era sempre esistito, ma la metodologia di contatto stava cambiando, l’accesso al mistero infatti era ora alla portata di tutti: niente più evocazioni, cerchi cabalistici, preparazioni estenuanti.

Molti anni dopo, nell’intercapedine di un muro, nella casa “maledetta” di Hydesville, si trovò veramente lo scheletro di un uomo. Da quell’evento lo spiritismo, come interesse e come fede, crebbe nell’immaginario popolare e si diffuse con forza incredibile.

Già nel 1870, negli Stati Uniti, erano presenti oltre dieci milioni di spiritisti.

In Europa Allan Kardec, pseudonimo di Hypolyte Léon Denizard Rivail, scrisse moltissimi libri sull’argomento, aumentando la propaganda ed ancora oggi i suoi testi sono considerati fondamentali da chi si interessa più o meno approfonditamente di queste tematiche.

L’opera più famosa di Kardec è sicuramente Il libro degli Spiriti (in Italia pubblicato dalle Edizioni Mediterranee di Roma), testo ufficiale della dottrina spiritistica.

Kardec formulò una vera e propria teoria spiritistica, e fornendole un corpo metodico regolare e definendo un’etica d’azione. Lo spiritismo viene quindi concepito inizialmente come scienza, vuole dimostrare che i presunti fatti soprannaturali sono sottomessi a leggi e li fa rientrare nell’ordine dei fenomeni della natura, considerandoli una prova dell’esistenza dell’anima e della vita futura.

Con la crescita progressiva dell’interesse nello spiritismo i sistemi di contatto con le entità dell’oltretomba si affinarono, nel corso degli anni vennero creati veri e propri strumenti di comunicazione e non c’è da stupirsi più di tanto se si pensa al fatto che comunque in origine lo spiritismo vantava una solida impronta scientifica, anche se tutta da dimostrare.

Uno dei primi attrezzi fu la cosiddetta planchette (dal nome di M. Planchette, il suo inventore), una sorta di struttura in legno in cui inserire una matita che veniva impiegata nella scrittura automatica. Il medium non doveva fare altro che appoggiare la mano sulla planchette e attendere che gli spiriti muovessero attraverso il suo corpo la penna per scrivere i loro messaggi.

Ma la vera rivoluzione nella tecnica, aldilà dei tavolini a tre gambe e di altri sistemi che contemplavano la cosiddetta catena spiritica di più medium fu la nascita della famosa Oui-ja board o tavoletta spiritica. Siamo alla fine del diciannovesimo secolo. Il nuovo strumento si diffuse con una rapidità incredibile, sia per la sua semplicità di preparazione sia per la praticità di utilizzo.

Il primo modello venne ufficialmente depositato all’ufficio brevetti il 28 maggio del 1890, formalmente inventato da Elijah J. Bond con la partecipazione di Charles W. Kennard, nel Maryland, anche se in realtà la paternità effettiva della tavoletta non è attribuibile a questo signore. Sarà comunque Kennard a fondare da li a breve la Kennard Novelty Company e ad iniziare la produzione in serie della famosa Oui-ja.
Semplice ed essenziale nel design era accompagnata da sommarie istruzioni e leggendari riferimenti, come il fatto che la parola Ouija altro non fosse un antico augurio egizio per “buona fortuna”. In realtà abbiamo già visto che il significato del termine è semplicemente la ripetizione dell’affermazione SI in due lingue diverse. Venne paragonata ad una sorta di rivale dell’Oracolo di Delfi e misteriosi quanto oscuri poteri sembravano avvolgere questo nuovo “gioco” che veniva venduto al prezzo non tanto promozionale, per quei tempi, di $ 1.50.

Alla prima tavoletta spiritica ne seguirono altre finchè la Kennard Novelty Company, che nel frattempo si era specializzata nella produzione di questo articolo, andò nelle mani di William Fuld, nel 1901. Questi ne reinventò la storia e si autopromosse inventore dell’articolo. Le sue realizzazioni sono passate alla storia del genere ed hanno oggi un valore incredibile per i collezionisti.

Il funzionamento di una tavola spiritica è essenzialmente semplice. Si appoggia la tavola sulle ginocchia (o su un tavolino), si pone al centro della stessa un bicchierino, una moneta o una planchette (così si chiama il piccolo indicatore in legno dalla classica forma a goccia, in riferimento all’ideatore della prima planchette spiritica) e si pongono le dita su questo oggetto. Saranno gli spiriti, secondo quanto si dice, a muoverlo e a direzionarlo verso le varie lettere o i numeri della tavola, per comunicare il loro messaggio.

L’impiego della tavola Oui-ja venne poi accompagnato da altri strumenti esoterici, ora per amplificare il contatto medianico, ora per difendersi dagli spiriti negativi, ora per purificare l’ambiente di lavoro con una prassi tipicamente magica. Se si vogliono ottenere, nella massima sicurezza, i massimi risultati la magia offre moltissimi strumenti che verranno presentati nel corso di questo testo con tutti i particolari necessari.

Secondo la tradizione la Oui-ja Board crea un ponte tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti, utilizzando il medium (o i medium) come sorta di canalizzatori, in questo modo è possibile un interscambio di messaggi tra i due piani.

Visti i messaggi a volte straordinari ricevuti con questo strumento i più scettici, di fronte a rivelazioni schiaccianti, hanno teorizzato che la Oui-ja Board contattasse, anziché il mondo degli spiriti, alcune aree nascoste del subconscio. E’ possibile che ciò sia vero in molti casi, ma non certamente in tutti. Certi fenomeni e certe comunicazioni infatti hanno saputo sconvolgere psicologi e psichiatri e nessuno ha saputo spiegare, in base alle conoscenze in possesso, il mistero della famosa tavoletta.

Visitate la nostra sezione Tavole Oui-ja e troverete moltissimi modelli di questo fantastico strumento esoterico. Ogni Tavola Oui-ja de Il Crogiuolo è accompagnata da minilibro con dettagliate istruzioni di impiego e dalla famosa planchette che potrete a richiesta personalizzare.

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