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LA RUTA
18/02/2022

 

La ruta, da sempre, a livello magico, ha occupato un posto importante nella fitologia occulta. Aldilà delle sue proprietà officinali, che la vedono impiegata da secoli nella farmacopea ed a scopo profilattico nei secoli questa pianta ha sempre stimolato la fantasia di maghi e fattucchieri che le hanno attribuito o ne hanno scoperto incredibili caratteristiche e facoltà.

La ruta graveolens, questo il suo nome botanico, è formalmente una pianta erbacea perenne dall’aspetto di piccolo cespuglio. In tutte le tradizioni esoteriche la ruta vanta proprietà magiche eccezionali. Viene usata in tutti i bagni scarico, specialmente quelli deputati ad allontanare invidie, malocchio, negatività e entità e spiriti. In Brasile si distingue la ruta femmina e la ruta maschio: la prima è più esile ed ha le foglie più piccole. Si dice sia bene che gli uomini usino la femmina e viceversa. Tuttavia questa prerogativa non è fondamentale.

È molto impiegata anche nelle spazzolature ma occorre fare attenzione a portare poi i rametti usati in un fiume per scaricarne le negatività: la ruta infatti assorbe il male e dopo essere utilizzata è carica di energie negative.
Nella tradizione hoodoo con la ruta si prepara un incenso speciale che viene impiegato per spezzare le negatività e rimandarle indietro al mittente. La formula è: ruta, erba dell’andata e benzoino. Va bruciato per tre notti consecutive. Se si desidera rimandare al mittente le energie negative, anziché limitarsi a scaricarle occorre accendere ad ogni defumazione una candela bianca e nera, altrimenti si impiegherà una semplice candela bianca.
Per spezzare le fatture d’amore viene associata a sandalo e lavanda. Questa formula si impiega per preparare defumazioni, bagni, polveri e nelle ritualistiche più complesse deputate ad ottenere questo scopo.

Un ramoscello dietro l’orecchio porta fortuna al gioco ed in amore. Alcuni individui che operano nello spiritismo sono restii ad impiegare la ruta per il fatto che, allontanando anche i morti, questo verrebbe a compromettere il loro operato a livello spirituale. Non dimentichiamo la famosa Cimaruta, un amuleto molto antico, radicato nella tradizione della vecchia religione d’Italia. La cimaruta tradizionale è modellata secondo l’immagine di un rametto di ruta perché, si diceva, la “Ruta ogni male saluta.”

Fin dal medioevo era ritenuta un’erba che allontana i demoni sulla tomba per proteggere l’anima del defunto dagli spiriti maligni. Rametti di ruta erano inchiodati alle porte per impedire al male di entrare.

Il ramo di ruta è diviso in tre steli che simboleggiano la dea Diana Triformis: la ruta è infatti una delle erbe sacre a questa dea. Vari talismani appaiono sul disegno della ruta e ognuno porta il suo proprio significato. I simboli principali sono la luna, il serpente e la chiave. Questi rappresentano la dea nella sua triplice forma come Ecate (la chiave), Diana (la luna) e Proserpina (il serpente). Più in generale Fanciulla, Madre e Crona. Questo antico raggruppamento della dea appare negli antichi scritti di autori come Lucano, Ovidio e Orazio. 

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