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ESCRAVA ANASTACIA
25/05/2012

 

La Escrava Anastasia (Pompeu, 12 maggio 1740 – data e luogo di morte incerta) è una figura religiosa di devozione popolare brasiliana, a cui la pietà popolare attribuisce moltissimi miracoli.  L’esistenza di Anastasia è, ad oggi, messa in discussione dagli storici e dagli studiosi perché, secondo questi, mancherebbero documenti certi della sua esistenza, tuttavia il suo mito e la sua storia sono invece ben solidi nella cultura del paese e poco importa se non esistono documenti scritti, la fede ha arricchito la storia di questo personaggio di aneddoti e la speranza ne hanno fatto una delle sante del popolo più amate.

Il culto vero e proprio ebbe inizio nel 1968 (Anno Internazionale dei diritti dell’Uomo decretato), quando in una mostra della Chiesa del Rosario a Rio de Janeiro, per onorare il novantesimo anniversario della soppressione della schiavitù, venne esposto un disegno di Etienne Victor Arago che rappresentava una schiava del Settecento con indosso una maschera di ferro (metodo usato nelle miniere d’oro per evitare che gli schiavi inghiottissero il metallo).

Nell’immaginario popolare, la Escrava Anastasia venne condannata ad indossare la maschera da un proprietario di schiavi irritato per il rifiuto di Anastasia di soggiacere a rapporti sessuali con lui. La maschera avrebbe dovuto essere rimossa solo durante i pasti, la donna sarebbe morta per i maltrattamenti in data sconosciuta.

CHI ERA ANASTASIA

Nel mondo della spiritualità di frontiera brasiliana ed in quello cristiano in molti si sono chiesti chi fosse realmente questo personaggio. Il suo calvario avrebbe avuto inizio il 9 aprile del 1740, con l’arrivo, a Rio de Janeiro dell’ennesima nave proveniente dall’Africa con centododici schiavi di etnia Bantu: la Maddalena. Tutte queste persone avrebbero dovute essere vendute come merce umana nel nuovo mondo, come era ormai prassi in quel periodo buio. Tra tutte queste persone era presente l’intera famiglia reale di Galanga che era “capitanata” da un nero che la storia avrebbe reso famoso col nome di Chico Rei per le sue imprese di rivolta nella zona di Minas Gerais.

La madre di Anastacia si chiamava Delmira ed era una donna dalla bellezza abbagliante, sensuale. Non appena toccò il suolo brasiliano venne venduta immediatamente per la somma di mille reais, una cifra veramente importante per quei tempi. La sua bellezza e la classe che la caratterizzavano si dimostrò per lei parte della sua condanna. Venne infatti violentata da uno dei suoi padroni e dopo nove mesi diede alla luce una bellissima bambina, dalla pelle scura e dagli occhi azzurri.

La tradizione tramanda che prima della nascita di Anastasia sua madre avrebbe vissuto per un certo periodo nello stato di Bahia. Si dice che avesse aiutato moltissimi schiavi a fuggire in cerca della libertà. Alla giovane Anastasia toccò la stessa sorte della madre. La sua bellezza attirò l’attenzione di uno dei figli del fazendeiro. Anastasia combattè fino all’ultimo per resistere agli assalti di quell’uomo, subì umiliazioni e torture. Dal momento che non aveva la minima intenzione di concedersi, il suo padrone escogitò un pretesto per darle una punizione esemplare. Venne accusata di essersi appropriata indebitamente di un po’ di zucchero di canna, lo stesso zucchero di canna che gli schiavi raccoglievano per i loro dominatori, per addolcire il caffè. Furono le mogli dei fazendeiros e le figlie, gelose della sua bellezza, a escogitare un tormento unico. Le venne messa una maschera di ferro in sfregio alla sua bellezza che le sarebbe stata tolta solo durante i parchi pasti principali. Anastasia fu costretta a portare questo giogo per anni. La maschera le causò ferite e lacerazioni al volto e nel corso del tempo il suo stato di salute, per le infezioni, peggiorò. I suoi padroni si trasferirono a Rio de Janeiro, dove passò i suoi ultimi giorni di vita in agonia per il tetano e gli stenti. Le sue spoglie vennero seppellite nella chiesa del Rosario che successivamente venne distrutta da un incendio. Documenti e prove della sua esistenza, oltre ai suoi resti mortali, si eclissarono in quell’incendio. Ma la sua fama superò ogni fiamma ed il suo ricordo accompagnò le generazioni di persone che lottarono per la libertà e la giustizia nei secoli a venire.

La schiava Anastasia è una delle figure più importanti della storia nera e viene celebrata come una vera e propria eroina. Nell’Umbanda viene annoverata tra le anime dei Pretos Velhos, gli antichi schiavi neri che patirono il giogo infame della schiavitù, per i cristiani è una vera e propria martire, nonostante la chiesa cattolica, per mancanza di prove certe sulla sua esistenza si esima da qualsiasi processo di canonizzazione. Ad oggi le si attribuiscono moltissimi miracoli, specialmente in ambito di salute e guarigione. Ma il primo miracolo avvenne dopo la sua morte. Il suo stesso aguzzino fu preso da rimorso e ne implorò post vitam il perdono, la fece seppellire in una chiesa ed al suo funerale parteciparono decine di schiavi che riconoscevano in quella donna un esempio di stoicismo, umanità, generosità e perdono.

OFFERTE AD ANASTASIA

Nell’Umbanda Anastasia “gira” nella falange dei Pretos Velhos.

Le sue origini nobili la assurgono al livello di tanti altri spiriti che ingiustamente morirono nel periodo della schiavitù.

Le sue offerte vengono eseguite di lunedì, giorno legato alla Linha das Almas. Le si accende una candela bianca o una candela bianca e nera e le si offre una tazza di caffè zuccherato con zucchero di canna.

Mentre si mescola lo zucchero si fa la propria richiesta di protezione e benedizione alla “santa” o le si recita la sua famosa Orazione:

Sappiamo che qualcuno trasformò la tua vita in un martirio, violentando tirannicamente la tua giovinezza, vediamo nel tuo aspetto dolce, nel tuo viso delicato, tranquillo quella pace che le sofferenze non hanno saputo alterare.

Eri pura, superiore, così tanto che Dio ti portò nei campi del Cielo e ti diede il potere di curare, di concedere grazie e migliaia di miracoli. Anastasia ti chiediamo ….. prega per noi, proteggici nel tuo manto di grazia e col tuo sguardo benigno, deciso e penetrante allontana da noi i mali del mondo e le persone malvage.

Ti chiediamo questo per nostro Signore Gesù Cristo nell’unità dello Spirito Santo.

Amen.

Ogni mattina prima di uscire di casa rivolgere un pensiero ed uno sguardo ad un’immagine di Anastasia. Si dice che questo porti la sua protezione per tutto il resto della giornata.

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