Vivere accanto ad una persona che fa uso di droghe o che è vittima dell’alcolismo o di altri vizi o dipendenze è un’esperienza terribile. Chi è vittima di questi vizi anche involontariamente appesantisce la vita di chi lo circonda negativamente.
Oltre ad ogni possibile supporto medico specialistico si può eseguire questa assistenza spirituale.
Occorrente:
- 1 candela sete dias nera
- 1 candela sete dias verde
- 1 candela sete dias gialla
- 1 candela sete dias bianca
- Erba Saca lo malo
- Angelica
- Issopo
- Olio di Ruta
- Carta pergamena
- Carboncini
Procedimento:
Prendere una candela da sette giorni nera, una verde, una gialla ed una bianca. Procurarsi queste erbe: eucalipto, angelica, issopo e olio di ruta.
Ungere con cura le candele con l’olio di ruta. Polverizzare le erbe e spruzzarle su ogni candela. Disporre le candele come nell’illustrazione.
Sotto alla candela nera mettere un foglietto di carta pergamena con su scritto, con inchiostro nero, il nome della persona che si vuole aiutare. Accendere le candele in quest’ordine: nera, gialla, verde e bianca.
Bruciare su un carboncino un po’ delle erbe e dire:”San Lazzaro ti curi, San Giuda Taddeo ti liberi, Santa Chiara ti illumini. Dio Onnipotente, con l’intercessione di San Lazzaro, di San Giuda Taddeo e di Santa Chiara ti chiedo di liberare (nome) dalla schiavitù della droga(o dell’alcol). Così sia”.
Ogni giorno, fino alla fine delle candele, recitare l’orazione e bruciare un po’ delle erbe. Le ceneri non vanno gettate. Terminata la pratica si devono mettere, insieme al foglietto con il nome della persona ed i resti delle candele, in una busta che sarà gettata in un corso d’acqua corrente o nel mare. Questo rituale può essere eseguito in qualsiasi giorno indipendentemente dalla fase lunare.