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Secondo una antica leggenda tardo medievale si tratterebbe di un ebreo ignoto che schernì Gesù durante la sua Passione, non avendo riconosciuto in lui il messia.
Per tal motivo Gesù lo avrebbe maledetto, costringendolo a vagabondare per sempre sulla terra, senza riposo e senza poter morire, fino alla fine dei tempi. Qualcuno afferma che fosse un antico ciabattino di nome Assuero, altri dicono che fosse un mercante di Gerusalemme, altri ancora una guardia dei sommi sacerdoti, oppure un custode del palazzo di Ponzio Pilato (il portiere del Tribunale e il suo nome era Cartaphilus), o ancora un romano-giudaico.
A livello magico la figura dell’Ebreo Errante ha attraversato i secoli e viene invocato, in quanto anima vagante, soprattutto nella magia amorosa per riportare a se una persona che si sia allontanata o per favorire ogni tipo di unione in cambio di un po’ di luce (una candela bianca) e riscaldato dalle nove fiamme in ricordo di quelle lampade del tabernacolo che secondo un’antica storia aveva spento.
Ritroviamo la sua orazione segreta in una pratica associata ad un cero composto da nove stoppini deputato a riportare ad un cuore infranto la persona amata:
”…E questa è l’orazione delle nove fiamme, delle nove lampade che l’Ebreo Errante spense nel tabernacolo nove volte nove nel corso dei secoli e che in questo momento riaccendo affinchè brillino per me e me soltanto attraverso questo cero che dedico allo spirito vivo, giudizio, pensiero, corpo e sangue dell’amore mio, nervo per nervo, vena per vena…”. La preghiera si articola in richieste e citazioni accompagnando l’antico rituale dell’Ebreo Errante fino alla fine del suo svolgimento.
Chi volesse apprendere il rito delle nove fiamme dell’Ebreo Errante e sperimentarne l’antico potere troverà il procedimento e l’orazione completa all’interno del kit Tumba Trabajo Rosso, che contiene anche il materiale esoterico appropriato per sperimentare questo antico rituale d’amore.
