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La rosa di Gerico (Jericho)
30/06/2011

Molte sono le persone che la utilizzano, ma in pochi sanno realmente cosa sia la Rosa di Gerico.

Prima di enrare nel vivo dell’argomento vediamo di dare quanlche informazione botanica.

La Rosa di Gerico è conosciuta con il nome di “doradilla” ed è una felce della famiglia delle licopodiacee.

La sua apparizione risale nel periodo Carbonifero, ossia ad oltre 250 milioni di anni fa, in quell’epoca, pensate, alcune specie arrivarono a raggiungere la misura che hanno attualmente.

Si conoscono 925 specie diffuse in tutti i continenti (eccezion fatta per l’Australia, anche se non se ne può escludere totalmente la sua presenza).

Di queste quasi mille specie esistenti solamente una possiede le proprietà magiche che a noi interessano, quella chiamata selaginella lepidophilla che curiosamente cresce rigogliosa nelle immense praterie degli Stati Uniti, in alcune aree del nord della Spagna e nei territori desertici.

Gli Indios “Pueblo” la utilizzano in diversi rituali e i loro Sacerdoti la chiamavano il fiore che rinasce, dal momento che secca sembra priva di vita e si chiude su se stessa formando una curiosa palla vegetale, mostrando l’aspetto di una pianta morta e dissecata, però se si bagna con acqua recupera nuovamente il suo colore verde e torna a stendere i suoi rami in modo che, in certi casi, può dare origine a nuove piante.

Gli uomoni medicina degli Indios Hopi cercavano le doradillas che finivano tra le rocce, poichè erano convinti che fossero le migliori e le utilizzavano come medicinale e di certo avevano molte buone ragioni per farlo, recenti studi infatti hanno rivelato non poche proprietà terapeutiche, principalmente a livello diuretico e vulnerario.

STORIA E LEGGENDE DELLA ROSA DI GERICO (JERICHO)

Sull’origine dle nome della “Rosa di Gerico) si sono fatte moltissime speculazioni e sono state date tantissime spiegazioni.

La verità è che nessuno sa con certezza quando abbia ricevuto questo nome e perchè lo abbia, però ciò di cui possiamo essere sicuri è che nel circondario della città di Gerico nessuno la conosce.

E’ vero però che si trovano moltissimi esemplari in certe pianure del deserto dell’Arabia e sulle colline che circondano il Mar Rosso. Il suo impiego esoterico, in Europa, nasce invece nel Medioevo. Inizialmente veniva impiegata per eseguire previsioni metereologiche, vista la sua natura sensibile ai cambi di umidità. Successivamente venne battezzata con il nome di Fiore Divino ed iniziò ad essere utilizzata dai grandi alchimisdti e dai grandi stregoni per diagnosticare gravidanze, ma soprattutto per eliminare le energie negative.

Si pensa infatti che questo “fiore” si nutra delle negatività di un luogo e le trasformi, per uno strano procedimento alchemico, in energie positive, invertendo dunque la polarità delle forze.

Si dice che le doradillas furono portate in Europa nel tredicesimo secolo da un cavaliere di ritorno dalle crociate, tale Guillaume, presumibilmente appartenente alla nobiltà del Vallespir.

Guillaume era convinto che queste piante avessero poteri magici. Al ritorno nella sua terra, Guillaume ricevette una notizia terribile: suo figlio aveva contratto la peggiore delle malattie di quell’epoca, la lebbra. Disperato raccolse l’acqua benedetta di una Chiesa e bagnò il figlio che, racconta la leggenda, guarì miracolosamente.

Nella Santeria Cubana la Rosa di Gerico è considerata sacra a Babalù Ayè, l’Orisha Africano della malattia e della guarigione, ed ancora oggi si trovano rose di gerico dinnanzi alla sua immagine come offerta, certamente, ma anche come vera e propria fermezza spirituale in grado di propiziare la guarigione da ogni male: fisico, spirituale e materiale. Si dice infatti che curi non solo le persone, ma anche le situazioni disastrate (economche, sentimentali).

Un’altra leggenda invece racconta che la Vergine Maria, durante la sua fuga in Egitto, si dissetò, in un territorio aspro e dertico, dell’acqua contenuta nelle rose di Gerico e per riconoscenza diede a questa pianta il dono dell’immortalità.

Se hai ulteriori informazioni su questa sraordinaria pianta ti invitiamo a registrarti e pubblicarle.

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