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I misteri della Piramide
21/07/2011


La Piramide di Cheope a Giza, anche detta Grande piramide, è l’unica delle sette meraviglie del mondo antico che sia giunta sino a noi, nonché la più grande piramide egizia e la più famosa piramide del mondo.

Si presume sia stata eretta da Cheope (Horo Medjedu) della IV dinastia dell’Egitto Antico come monumento funebre. All’interno, come è accaduto per molte altre sepolture reali dell’antico Egitto saccheggiate dai violatori di tombe già nell’antichità, non è stata trovata alcuna sepoltura e ciò ha fatto nascere una miriade di teorie, spesso prive di reale fondamento, sul fatto che le piramidi non siano monumenti funebri.

L’attribuzione della grande piramide a Cheope è deducibile dalla concordanza dei rilievi archeologici con i dati storici in nostro possesso costituiti dai libri dello storico greco Erodoto.
La data probabile del suo completamento è il 2570 a.C.. È la più antica delle tre grandi piramidi nella necropoli di Giza, alla periferia del Cairo moderno, in Egitto.

Le piramidi della piana di Giza sono divenute da tempo il simbolo dell’antico Egitto. Si levano massicce sullo sfondo del deserto inanimato, con la loro struttura apparentemente semplice eppure ambigua, sconcertante, misteriosa.

Osservata in un disegno o in un modello, la piramide appare semplice, ma basta avvicinarsi ad una di esse ed alzare lo sguardo alla sua sommità perché tutto divenga diverso, basta penetrare all’ interno perché i passaggi stretti e bui diano strane sensazioni. E le piramidi custodiscono i loro segreti. Possiamo solo cercare di immaginare perché gli Egizi le abbiano innalzate ed imbastire ipotesi sulle tecniche di costruzione di cui si servirono.

Secondo le antiche fonti, infatti, le piramidi erano costruite per custodire e tramandare, impresso nella pietra, in termini di proporzioni e dimensioni, tutto il bagaglio di conoscenze astronomiche, matematiche e geografiche che erano in possesso dell’ antico popolo egizio. Scriveva J.P. Laner (nella sua opera “Le problème des pyramides d’Egipte): “Dal punto di vista astronomico è indubbia … la grande cura nell’orientamento … Dal punto di vista matematico lo studio delle piramidi, e specialmente della Grande Piramide, mostra proprietà geometriche notevoli oltre a rapporti numerici che meritano attenzione”.

Dal punto di vista storico pare che la prima piramide egizia sia stata quella fatta costruire dal faraone Zoser (2780 a.C.), che differisce però completamente dalle grandi piramidi che ci interessano in questa sede per la problematica che sollevano. La piramide di Zoser ha base rettangolare (è l’unica) ed è formata da una sepoltura di base (mastaba) che penetra in parte nel terreno ed in parte ne fuoriesce, sulla quale furono costruiti in seguito altri piani così da darle infine l’aspetto di una piramide a gradini. I successori di Zoser abbandonarono, incompiute, altre tre piramidi a gradini, prima di dedicarsi al tentativo di erigerne una a facce lisce, innalzata a Maidum, a circa 45 chilometri dal Cairo. Maidum è oggi una rovina con il nucleo centrale che si eleva per circa 75 metri sopra un ammasso di macerie: era originariamente una piramide a gradini, ma fu rivestita in seguito per renderla appunto a facce lisce. Purtroppo, l’ampia base non poggiava sulla roccia ma sulla sabbia, e la piramide crollò, forse ancor prima di essere completata. L’esperienza insegnò tuttavia qualcosa ai costruttori.

Il sovrano successivo, Snefru, primo faraone della Quarta Dinastia (che durò all’incirca dal 2700 al 2500 a.C.), edificò due solide piramidi a Dashur, poco più a sud di Saqqara. Vennero poi le tre grandi piramidi di Giza.

La grande piramide attribuita a Cheope è unica per il fatto che ha corridoi e stanze nella parte superiore della struttura, mentre tutte le altre hanno in pratica solo un passaggio che conduce ad una camera al livello del suolo o nella roccia sottostante. In origine era alta 148 metri (e forse non per caso il Sole dista dalla Terra 149 milioni di chilometri) e la base misurava 320 metri di lato, ma col tempo le pietre lisce che la rivestivano furono asportate per essere utilizzate nelle costruzioni medievali del Cairo: oggi misura in altezza circa 137 metri.

Dopo Giza, i faraoni della Quinta e Sesta Dinastia fecero innalzare piramidi a Saqqara e nella vicina Abu-Sir, ma le loro pietre erano lavorate in maniera rozza e quando le generazioni successive asportarono a poco a poco il rivestimento di calcare, il nucleo centrale crollò.

Al termine del regno della Sesta Dinastia, intorno all’anno 2180 a.C., l’Egitto era ormai diviso in una moltitudine di province e le grandi costruzioni vennero trascurate. L’undicesima e la Dodicesima dinastia videro l’Egitto ancora riunito e in un periodo che andò dal 2000 al 1750 a.C., i sovrani fecero innalzare nuove piramidi: erano alte meno della metà della Grande Piramide e spesso costruite senza alcuna precisione. In alcuni casi il nucleo centrale era costituito prevalentemente da mattoni di fango retti da muri di sostegno. Furono le ultime piramidi.

I sovrani successivi eressero grandi templi per dimostrare la loro potenza in vita e tombe nascoste per mantenersi al sicuro nell’aldilà. Questo decadimento dell’uso della piramide dopo una progressiva riduzione delle sue proporzioni potrebbe significare che con il tempo è andata perduta la conoscenza dei simboli che la piramide assommava in sé, nonché la tecnologia indispensabile alla costruzione degli antichi colossi.

I SIGNIFICATI DELLE PIRAMIDI


I significati reali delle piramidi e gli scopi per cui erano state costruite potrebbero quindi appartenere a quella cultura, forse di derivazione atlantidea, che caratterizzò le prime dinastie e che poi, per motivi che non possiamo conoscere, andò contaminandosi fino a perdere la sua efficacia. È opinione corrente che Giza ed il monumento di Cheope racchiudano tutti i misteri associati alla costruzione delle piramidi.

Sui misteri della Grande Piramide sono stati scritti poderosi volumi, che l’hanno descritta e sezionata nei più riposti aspetti culturali: da quelli più semplicemente tecnici, perché quell’alta opera d’ingegneria è stata realizzata in assenza di strumenti e macchine meccaniche, a quelli astro-fisici, a quelli più specificatamente esoterici se non magici.

Non ci addentriamo certo noi a giudicare, a descrivere e/o a commentare quanto illustri e benemeriti autori hanno già fatto, ma permetteteci di proporre alla Vostra attenzione un modo innovativo di “visitare” questa misteriosa figura sotto l’aspetto di “CONDESATORE D’ENERGIE”, valido anche per l’uomo d’oggi, per attingere in modo ancora empirico alle sorgenti della vita.
Ogni tipo di piramide, di qualsiasi forma, è un accumulatore d’energia cosmica.

Contenitori vari realizzati in materiali vari e proporzionalmente alla Grande Piramide hanno il potere di catturare all’interno dei campi di forza diversi da quelli riscontrati in qualsiasi figura geometrica: i materiali metallici diminuiscono di peso, i materiali organici sono mummificati e conservati indefinitamente, piante e fiori hanno uno sviluppo eccezionale.

Secondo gli studi della radionica ha effetti benefici anche sull’uomo: energizza tutte le cellule e gli organi interni e quindi è impiegata in differenti terapie, specialmente quelle atte a contrastare i diversi disturbi psicosomatici.

Nella piramide vi è una forza che sfida tutte le leggi della scienza.

Strutture piramidali si trovano in tutte le parti della terra ad eccezione dell’Antartide e dell’Australia, forse perché non ancora scoperte, tutte realizzate con la stessa geometria, in tempi diversi anche migliaia d’anni e separate da migliaia di chilometri; vengono sollevate pietre del peso anche di 70 tonnellate e messe in opera con estrema precisione.

EFFETTO SUI METALLI (diminuzione di peso)
EFFETTO DISIDRATANTE (mummificazione)
EFFETTO SULLE SEMENTI E SUI VEGETALI
EFFETTO SUGLI INSETTI
EFFETTI SULL’ACQUA
EFFETTI SUL FISICO DELL’UOMO

Dal 1975 negli USA si stanno occupando seriamente del fenomeno delle guarigioni ottenute con l’esposizione all’interno di una piramide o bevendo acqua energizzata per un periodo minimo di una settimana.

Dentro la piramide qualcosa di strano sicuramente accade, se anche i supermercati americani vendono scatole per costruire in casa modelli in scala della Grande Piramide, con altezze variabili da 25 cm a 2 metri.

Per principio non incoraggiamo nessuno ad intraprendere terapie in piramide per malanni di una certa serietà senza che sia stato consultato il medico di fiducia perché non ci sembra corretto, anche se i risultati cominciano ad essere sotto gli occhi di tante persone.

Molti ne hanno tratto beneficio, altri sono stati del tutto refrattari e chi ha abusato nel tempo d’esposizione ha avuto solo dei leggeri disturbi fisici rapidamente scomparsi col tempo.

La strada sperimentale è ancora lunga da percorrere e attualmente non siamo in grado di avanzare teorie attendibili. L’uomo è qualcosa di molto più complesso di quello che riportano i testi ufficiali della medicina.

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