La parola boutey deriva dal creolo haitiano e formalmente significa bottiglia. Nel vodou di Haiti le boutey sono delle bottiglie appunto, decorate con paillettes, nastri, piccoli charms a volte e dall’immagine cromolitografica del lwà a cui sono dedicate. Al loro interno contengono una serie di “radici forti” che servono per trattenere l’energia del lwà, spezie, altri elementi segreti che gli houngan e le mambo (i sacerdoti del culto) inseriscono per trasformare l’oggetto in un vero e proprio ricettacolo spirituale dell’entità. Dopo una lunga cerimonia di consacrazione da parte dei sacerdoti, svolta al fine di richiamare il lwà all’interno della bottiglia, vengono colmate del liquore corrispondente all’entità e impiegate per invocare l’entità ed evocarne il suo immenso potere.
Il possesso di una boutey è un atto sacro, di devozione, che non va preso alla leggera. Se da un lato si ha, nella religione vodou, l’entità al proprio lato, è pur tuttavia vero che questa andrà poi cultuata con devozione e fede, nonché rispetto.
Le Boutey distribuite da IL CROGIUOLO® sono originali, completamente fatte a mano e consacrate ritualmente secondo la tradizione haitiana, da un houngan asogwe (alto grado sacerdotale del vodou haitiano) di fiducia e legittimato per questo tipo di sacramento. Ogni Boutey è diversa dall’altra e viene preparata esclusivamente per il futuro proprietario e sui suoi dati. La preparazione della stessa ha un tempo di due settimane, a causa dell’iter rituale necessario alla consacrazione. Una volta ricevuta la Boutey il proprietario dovrà eseguire una semplice pratica di personalizzazione per suggellare il legame con l’entità che viene spiegata dettagliatamente nel testo che accompagna la bottiglia. Questa boutey è dedicata a Guede Nibo (Nimbo), uno dei più importanti spiriti dei cimiteri, braccio destro di Baron Samedì e figlio, nel mito di Baron Lakwà. Spregiudicato e intraprendente, viene invocato per promuovere la sessualità, per risolvere qualsiasi problema terreno e per favorire gli introiti economici. Viene raffigurato con l’immagine di Sant’Espedito in virtù della croce nera che tiene in mano (simbolo dei cimiteri) e del corvo ai suoi piedi, animale associato da sempre alla magia.