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Introduzione Magie del fuoco
26/09/2011

Dei quattro elementi il Fuoco è sicuramente quello maggiormente impiegato in Esoterismo e che ci accompagna fin dal primo anno di vita: ricordate quando soffiaste la prima candelina sulla torta di compleanno… allora forse non ne eravate consapevoli, ma era il primo incanto che avreste eseguito nella vostra vita. Una fiamma, una speranza, un desiderio… e l’attesa che si concretizzasse. Abbiamo voluto dedicare questa edizione del Lunario 2011 de Il Crogiuolo®, in occasione del ventennale dell’Azienda, alla magia del fuoco ed alle sue applicazioni mediante l’impiego di candele e lampade magiche.

L’uso delle fiamme nella pratica spirituale, esoterica e religiosa è fondamentale.

Accendere una candela o una fiamma significa automaticamente creare un legame con il divino che trascende il gesto in sè aprendo un varco tra il mondo degli uomini e quello spirituale.
I primi rudimenti della magia del fuoco sono presenti nella Bibbia dove si descrivono con estrema cura le modalità di alimentazione e preparazione della lampade del tabernacolo nonché l’importanza delle lampade nel culto del Dio d’Israele.

L’ Esoterismo ha adottato l’uso delle candele dalla ritualistica ebrea e cristiana. La candela medesima viene a rappresentare l’anima e la fiamma rappresenta la preghiera che si eleva verso Dio o una sua diretta emanazione. La tradizione vuole che la preghiera duri il tempo della fiamma stessa della candela. Più la fiamma ha durata, maggiormente forte sarà la richiesta. Questa idea è presente anche nel concetto che sta alla base delle novene cattoliche. Le novene sono delle preghiere che vengono recitate per nove giorni consecutivi.

Ogni giorno si recitano le orazioni d’obbligo e si accende una candela. In commercio esistono anche candele della durata di nove giorni che accompagnano questo pio esercizio spirituale per tutta la sua durata.

Nella simbologia della candela sono inoltre presenti i quattro elementi che reggono in cosmo: la terra nella cera, il fuoco nella fiamma, l’acqua nello sciogliersi della cera e l’aria nel fumo che sale dalla combustione.

L’impiego delle candele, nelle varie tradizioni esoteriche, segue regole ben precise e nel corso degli anni i sacerdoti hanno elaborato uno schema di impiego che si rifà a una tradizione ormai codificata e accettata da tutti.

Nella ritualistica le candele impiegate vengono “vestite” ossia unte con un olio esoterico appropriato allo scopo che si intende perseguire. L’unzione delle candele deve avvenire in un certo modo, non è sufficiente bagnare la candela con l’olio giusto, occorre seguire alcune indicazioni di base.

La vestizione delle candele è una sorta di consacrazione. Questa viene fatta con l’ausilio di olii esoterici che catalizzano il pensiero dell’officiante e caricano in questo modo la candela della loro richiesta. La cera è un materiale che ha una forte capacità magnetica, assorbe facilmente emozioni e pensieri che libera nella propria combustione. Questo spiega il suo utilizzo, a livello esoterico, nelle preghiere cattoliche, nelle chiese, nei templi…ma anche nella preparazione di bambole o feticci che vengono impiegati per curare o danneggiare.

La scelta dell’olio da utilizzare varia a seconda dello scopo che si persegue. In commercio esistono moltissimi olii esoterici per l’amore, il denaro, la fortuna…impiegate quello che maggiormente risponde alle vostre esigenze. Qualora vi troviate in difficoltà sulla scelta, se naturalmente il rituale che volete compiere non è un rito di attacco, potrete utilizzare dell’essenza di Van Van, dal momento che attua in diversi campi.

La vestizione di una candela segue un preciso svolgimento: intingete l’indice della mano destra nell’olio, segnatevi, mentalizzate la richiesta e procedete all’unzione in questo modo: dallo stoppino verso il centro e dalla base verso il centro per attirare qualcosa (amore, denaro, fortuna, successo…ma anche negatività se state impiegando una bambola nera in cera e la volete ungere con il terribile olio Black Arts/Arte Negro); dal centro verso lo stoppino e successivamente dal centro verso la base se desiderate bandire o allontanare qualcosa (nemici, negatività….).
Anche il colore della candela ha una sua importanza specifica.

Ogni colore ha il suo significato.

A seconda della richiesta occorre infatti scegliere il colore appropriato.

Esistono diversi tipi di ceri che si usano nelle pratiche esoteriche:

–      le candele da Veglia (chiamate Velones o Sete Dias)
–      le candele stilo
–      le candele figurate
–      le candele ritualizzate

CANDELE DA VEGLIA

I ceri da veglia sono quelli maggiormente impiegati in ambito esoterico, sia come offerta alle varie entità, sia come ceri per illuminare più giorni un particolare lavoro. Le più note candele da veglia sono le cosidette Sete Dias o Velones, ceri che hanno la durata di più giorni (dai due ai sette). Per certi versi hanno lo stesso significato, in ambito di offerta, delle candele che si accendono ai propri cari al cimitero, tuttavia quest’ultimo tipo di ceri, nelle pratiche esoteriche, andrebbe evitato. Le pratiche rituali  si basano sulla simbologia ed i ceri da cimitero hanno forti legami simbolici con la morte ed il cordoglio, pertanto non si prestano ad allestire opere di altro genere.

LE CANDELE STILO

Le candele stilo sono le classiche candele da altare. Hanno una durata che varia dalle sei alle otto ore. Sono ottimali nelle pratiche quotidiane, nella divinazione o per impetrare un aiuto dall’alto.

LE CANDELE FIGURATE

Le candele figurate sono ceri dalle forme specifiche (uomo, donna, parti anatomiche, chiavi, animali…) che si utilizzano nelle ritualistiche per ottenere o rappresentare target specifici. Nei riti di unione, ad esempio, spesso si impiegano candele che rappresentano i soggetti su cui si intende intervenire. Rientrano in questa categoria anche le candele che rappresentano particolari soggetti o santi cattolici. In questo caso la candela rappresenta l’intervento del santo e può venire anche offerta allo stesso come dono o come ringraziamento per grazia ricevuta.

LE CANDELE RITUALIZZATE

Le candele ritualizzate sono ceri che vengono preparati in maniera specifica mediante l’impiego di olii essenziali aggiunti alla colatura e cosparsi al loro esterno di erbe e polveri specifiche. Si considerano candele ritualizzate tutti i ceri preparati mediante ritualistica.

COLORI E SIGNIFICATO

Abbiamo accennato all’importanza del colore. In natura ogni colore ha una vibrazione e nelle pratiche rituali le affinità cromatiche sono considerate vere e proprie vibrazioni esoteriche, in grado di catalizzare un pensiero e concretizzarne la realizzazione. Ecco i significati cromatici delle candele ed il loro impiego esoterico.

  • Le candele bianche si utilizzano per portare pace e chiarezza, per apportare luce e serenità, nonché protezione. Rappresentano i punti più alti dello spirito e vengono offerte al proprio Angelo Custode (accese sempre in un posto più alto della propria testa ed affiancate da un bicchiere con acqua pura) o ad entità elevate quali Oxalà, Santa Chiara, Damballah… Le candele bianche possono essere comunque offerte a tutte le entità come dono. Nella tradizione salomonica è associata alla Luna ed all’arcangelo Gabriel. Se usata al negativo, ossia facendovi colare sopra della cera di una candela nera, si impiega per portare corruzione, debilitare, timidezza, impotenza, mancanza di ambizione.
  • Le candele verdi rappresentano il fiorire delle situazioni e si accendono nelle opere di prosperità e di fortuna, nonché per vincere al gioco. Si impiegano altresì per favorire le amicizie, nonchè le relazioni di carattere sociale. Nell’Umbanda si offrono a Oxossi, il signore delle foreste, mentre nel vudu dominicano a Belié. Nella tradizione salomonica il verde  associato alla sfera di venere ed all’arcangelo Anael. Se usata al negativo, ossia facendovi colare sopra della cera di una candela nera, si impiega per portare sospetto, disarmonia, avarizia, invidia e gelosia.
  • Il colore blu si usa per proteggere dai pericoli, nei viaggi e  per combatte il malocchio, per impetrare la pazienza e la comprensione. Eccellente per la meditazione e lo sviluppo delle facoltà extrasensoriali. Si impiega il colore blu anche in ambito legale, per trionfare nei processi. Nell’umbanda è associato a Iemanjà e ad Ogum, nel vudù è il colore di Ogun Balenyò. Nella tradizione  salomonica è legato a giove ed all’arcangelo Zadkiel, entità angelica invocata per ottenere denaro, abbondanza e prosperità. Se usata al negativo, ossia facendovi colare sopra della cera di una candela nera, si impiega per causare depressione, frigidità, apatia.
  • Le candele rosa sono legate ai sentimenti ed all’amore, ma anche all’amicizia, alla comprensione ed all’intesa. Si accendono altresì per ottenere l’esaudimento di un desiderio specifico o per fare trionfare la morale. Nell’umbanda il rosa è il colore di Obà, mentre nel vudù si associa a Metresilì. Nelle pratiche esoteriche tradizionali il rosa è legato alle opere di amore romantico ed è considerato un colore venusiano.
  • Il colore rosso è associato alla passione, al fuoco, al desiderio, alla lotta, all’affermazione di se. Si tratta di uno dei colori più versatili della scala cromatica. Nella tradizione umbanda il rosso è legato a Ogùm, a Xangò, a Iansà, a Barà ed a Pomba Gira… nel vudù a Candelo. Nella tradizione  salomonica è il colore di marte ed è legato all’arcangelo Samael. Se usata al negativo, ossia facendovi colare sopra della cera di una candela nera, si impiega per causare rabbia, anarchia, lotte, crudeltà e spirito di vendetta.
  • Le candele marroni si accendono per ottenere concretezza, prosperità, denaro. Per sbloccare le situazioni burocratiche e per favorire le vertenze. Si bruciano candele marroni anche quando, in vista di un processo, si vuole confondere i testimoni contrari alla propria causa. Nell’umbanda il marrone è legato alle entità antiche, tra queste anche Nanà, ed a Xangò; nel vudù è legato a Papa Legba e Mama Bujita.
  • Le candele arancioni sono legate alla prosperità ed all’apertura dei cammini, al successo, al trionfo ed alla prosperità. In alcuni testi esoterici i rituali d’amore si consigliano accompagnati da questo colore, per evitare l’eccessiva ingerenza del rosso (ma questa è un’opinione non condivisa). Nel vudù viene talvolta offerta a Chango Macho. Alcuni associano il colore arancio alle vibrazioni planetarie di mercurio, per questo impiegano questa candela per favorire i contatti, la dialettica, gli esami ed i concorsi, oltre i traffici finanziari. Nella pratiche rituali le candele di colore arancione si usano per persuadere qualcuno a fare ciò che si desidera o quando si desidera tenere bambini e adolescenti sotto controllo. Se usata al negativo, ossia facendovi colare sopra della cera di una candela nera, si impiega per portare inconsistenza, adulterio, perfidia.
  • Le candele viola sono associate alla spiritualità, alla cura, alle eredità, alla saggezza ed alle entità cimiteriali. I ceri viola sono i maggiormente sfruttati nelle opere di dominio e di controllo, ma anche per ottenere potere ed aumentare ciò che già si possiede. Nell’umbanda il viola è legato a San Lazzaro, mentre nel vudù al Baron del Cementerio, a Santa Marta Dominadora…
  • Nonostante il nero sia un colore che ha una fama nefasta, per il suo impiego nelle opere di attacco, separazione e vendetta ha diverse valenze positive. Venendo a rappresentare anche ciò “che non si desidera” si impiega nelle opere di purificazione e per eliminare il male. Nell’umbanda è associato alle entità cimiteriali, lo stesso avviene nel vudù. Nella tradizione planetaria è associato a saturno ed all’arcangelo Thavael.
  • Le candele color argento, aldilà delle loro valenze lunari, si impiegano nelle opere di prosperità e di denaro. Nella tradizione latinoamericana le candele argentate si offrono a Don Juan del Dinero, lo spirito della prosperità e della moneta. Bruciata insieme ad una candela oro si impiega per incrementare il traffico commerciale in un’impresa o in un negozio.
  • Le candele color oro invece rappresentano l’abbondanza, il successo, la ricchezza, lo status sociale elevato. Si accendono nei rituali di prosperità per propiziare il buon esito di un’attività. Le candele color oro hanno una forte valenza commerciale. Nella tradizione planetaria è evidente la sua associazione alla sfera del sole. Viene spesso offerta a Chango Macho.

Nei ceri da veglia una categoria molto importante è occupata dalle candele ad azione multipla, si tratta di ceri di più colori che sintetizzano richieste specifiche e ne veicolano l’esaudimento e l’attuazione.

  • Le candele bicolore bianche e nere rappresentano il trionfo del positivo sul negativo. Se nell’umbanda sono associate normalmente alle entità cimiteriali, nella tradizione esoterica si impiegano per eliminare il male, negli esorcismi e nelle opere di purificazione. Si usa anche per cancellare o occultare le cose.
  • Le candele bianche e azzurre vengono offerte, nella tradizione mistica, alle varie epiclesi della Vergine Maria, nell’umbanda si offrono a Iemanjà. Si utilizzano per portare pace e serenità in casa, per apportare serenità e per propiziare una gravidanza (o per tutelarla). Si accendono in casa quando l’ambiente è caricato da incomprensioni e litigi per portare serenità e comprensione. Questo cero favorisce i rapporti coniugali ed elimina le incomprensioni.
  • Le candele bianche e rosse, nell’umbanda, sono associate a Xangò (sono i suoi colori principali), nel vudù si offrono a San Raimondo, contro i pettegolezzi ed in tutte le opere di controllo e di dominio. Questo cero, nel gergo, è conosciuto come Dominante. Si usa per placare le lotte e per raffreddare i caratteri furiosi.
  • Le candele rosse e gialle sono chiamate popolarmente Destranca Tudo (sblocca tutto) e si usano per sbloccare le situazioni. Nell’umbanda si offrono a Iansà, santa Barbara. Per certi versi sostituiscono in maniera potenziata le candele arancioni. Questo tipo di ceri si impiegano anche per eliminare le ossessioni e per favorire la concentrazione.
  • Se è vero che nell’umbanda e nella quimbanda questo tipo di candele ha una valenza cimiteriale, è anche vero che nella pratica quotidiana si impiegano per eliminare gli ostacoli alla prosperità. Si accendono per rompere i blocchi finanziari nelle imprese e per favorire gli introiti. Si usa anche per spezzare le fatture atte a creare fallimenti.
  • Le candele gialle e verdi coniugano simbologia e valenza dei due colori. Si impiegano per propiziare la fortuna, gli introiti rapidi, il successo, il lavoro. Nel linguaggio popolare sono chiamate Suerte Rapida, perché si dice che favoriscano la riuscita economica in tempi rapidissimi. Nella tradizione umbanda sono associate a Orumilà, il profeta di Ifà, per questo vengono accese anche ascopo divinatorio.
  • Le candele verdi e nere si impiegano per sbloccare una situazione economica ferma, per venire pagati dai creditori, per ottenere un aumento o un pagamento. Nella santeria queste candele vengono offerte a Ogun. Nella pratica popolare sono molto sfruttate per fare arrivare somme di denaro o per porre fine ad un periodo di crisi o difficoltà economica. Si usa anche per spezzare le fatture eseguite con l’intento di rovinare economicamente una persona.
  • Le candele verdi e rosse sono chiamate popolarmente Amor y Dinero (amore e denaro) e si accendono nella magia simpatica per propiziare contemporaneamente questi campi. Nel vudù queste candele si offrono a san Michele, Belié Belcàn e nella brujeria si offrono allo spirito della Chuparrosa (colibrì) per impetrare fortuna e buona sorte
  • Nell’umbanda e nella quimbanda il cero rosso e nero è la candela di Exù e di Pomba Gira e viene invariabilmente impiegata nelle loro ritualistiche. A livello simbolico questa candela si accende per aprire i cammini e per ottenere successo. Si usa anche per far trionfare la passione sul rifiuto, coniugando i poteri del colore rosso e del colore nero. Si accendono candele rosse e nere anche per l’affermazione del se e per propiziare il successo in ogni impresa. Le candele rosse e nere vengono impiegate anche per allontanare una persona indesiderata, un vicino che da dei problemi, scocciatori…
  • Le candele rosse e blu sono le candele della lotta, del triofo e della battaglia. Questi colori sono lo stendardo delle entità guerriere, gli Ogunes. Si offrono a Ogùm, certamente, ma anche per ottenere successo in ogni tipo di battaglia, per ottenere concentrazione e per superare ogni tipo di prova e di esame.
  • Le candele a tre colori si accendono per ottenere aiuto e progresso nelle situazioni complicate ed intricate. Sono chiamate candele Tre Potenze perché si dice che attuino in ogni tipo di situazione pratica e ne suggellino il successo e la riuscita. Nell’umbanda si offrono agli spiriti Caboclos e ad Ogùm.
  • Il cero di sette colori è chiamato Sete Linhas, Siete Potencias. Nel vudù questo cero è chiamato Velòn Divisional. Questa candela rappresenta la summa dei poteri divini e si impiega per ottenere aiuto e successo in ogni campo della vita. Il cero Sete Linhas può essere offerto a qualsiasi entità. Nelle pratiche  planetarie sintetizza le forze dei sette pianeti ed anche in questo caso rientra in moltissime ritualistiche di successo e di riuscita. I sette colori vengono simbolicamente a rappresentare le forze angeliche in tutto il loro splendore.

LICNOMANZIA E CEROMANZIA

COME INTERPRETARE LA COMBUSTIONE DELLE CANDELE

L’unico modo per monitorare l’esito di una pratica rituale ed i suoi risultati avviene attraverso la divinazione. L’interpretazione della combustione delle candele (ceromanzia) e delle loro fiamme (licnomanzia) permette di avere, secondo la tradizione, indicazioni importantissime circa l’esito di una pratica spirituale eseguita. Ecco come interpretare le candele per trarre auspici importanti.

La candela esplode
Ci sono due modalità differenti di interpretazione. Se è una candela di protezione o una candela a doppia azione per spezzare le negatività o farle tornare al mittente (ad esempio ceri rossi e neri o bianchi e neri) significa che la candela ha protetto dall’attacco solo in parte; in questo caso occorre accenderne un’altra immediatamente. Se la candela è stata usata per dominare o a scopo negativo, significa che la persona attaccata si sta proteggendo spiritualmente. Occorre accendere una candela dello stesso tipo e utilizzare supporti spirituali di attacco più potenti, onde evitare spiacevoli conseguenze.

La candela non si brucia
Se la candela è una candela di protezione o di prosperità, significa che chi sta effettuando la richiesta necessita di una purificazione spirituale forte. Probabilmente i problemi derivano da delle negatività che vanno rimosse e solo allora si potrà procedere con un appropriato rituale di protezione o di prosperità. Se si tratta di un problema relativo alla sfera sentimentale vale lo stesso discorso: le negatività della persona impediscono alle vibrazioni di attrazione di raggiungere lo scopo. Se la candela è stata usata con finalità negative significa che il rituale impiegato non è sufficientemente forte e non sortirà l’effetto desiderato. Occorrerà utilizzare un altro tipo di lavoro.

La fiamma saltella
Segnala lotte e opposizioni.

La candela ha la fiamma molto alta
Il lavoro spirituale sta procedendo molto rapidamente, è considerato un buon segno, significa che le entità stanno lavorando.

La candela ha una fiamma bassa
Se la candela è stata accesa per ottenere prosperità o protezione occorre fare una pulizia molto forte dell’ambiente e della persona, in quanto segnala negatività e forze che si oppongono. In ambito sentimentale specifica che ci sono diversi problemi e cose da sistemare prima del lavoro spirituale vero e proprio. Se si tratta di un rituale di attacco significa che la vittima ha forte potere spirituale e resistenza, il lavoro fatto non è in grado di attaccarla. Occorre impiegare altri rituali in aggiunta.

La candela produce fumo bianco
La richiesta sarà accolta tuttavia potrebbero esserci lotte e difficoltà per raggiungere lo scopo.

La candela brucia producendo molto fumo scuro
Se questo fenomeno si verifica appena accesa la candela e poi smette significa che il cero sta bruciando le negatività attorno all’ambiente. Se però il fenomeno prosegue segnala negatività (forze opposte) o attacchi magici. A questa pratica si deve aggiungere necessariamente un bagno di scarico delle negatività forte e l’impiego di misure spirituali di protezione. Se questo fenomeno avviene nei rituali di attacco si deve interrompere il lavoro, dal momento che c’è il rischio che tutte le energie negative vengano convogliate dalla vittima contro l’aggressore.

La candela brucia producendo fumo nero solo inizialmente
Segnala delle difficoltà iniziali nel raggiungimento dello scopo per cui è stata accesa la candela, ma che sono state poi superate. In ogni caso, quando la candela produce molto nerofumo, anche solo inizialmente, occorre riparare a misure di purificazione del negativo, sia a livello personale che di ambiente.

La candela prende fuoco
Segnala ostacoli, difficoltà di raggiungimento della meta che ci si prefigge. Probabilmente prima di utilizzare quella candela era necessario sistemare altre cose, per permettere all’energia spirituale di fluire in maniera ottimale. Se la candela era stata accesa per attaccare un nemico significa che questo ha rilevato la minaccia e è corso ai ripari scaricando su di voi l’incantesimo.

La candela si brucia soltanto da un lato o solo in parte
La richiesta fatta sarà ascoltata solo in parte. Probabilmente si è utilizzato un procedimento magico inappropriato al tipo di problema da risolvere.

Se la candela sviluppa più di una fiamma
La fiamma principale rappresenta voi. Se si tratta di una candela di protezione segnala la presenza di uno o più nemici. Se si tratta di una candela impiegata in un rito d’amore segnala la presenza di avversari sentimentali pericolosi. Nei rituali di attacco segnala la presenza di alleati del vostro nemico, anche a livello spirituale.

La fiamma tremola
Quando una fiamma della candela tremola, questa indica la presenza di spiriti.

L’intera parte superiore della candela compreso lo stoppino è in fiamme
L’entità che avete invocato sta combattendo col Guardiano/spirito protettore della persona su cui state agendo o, qualora si tratti di un lavoro positivo, sta combattendo contro ossessori o entità negative. Se durante la combustione questo fenomeno smette significa che la richiesta sarà esaudita.

La fiamma della candela si spegne durante il lavoro spirituale
È un brutto segno, significa che il lavoro spirituale che state effettuando non è sufficientemente forte e non raggiungerà l’obiettivo.
Se si tratta di una candela di protezione significa che le vostre difese spirituali sono insufficienti e avete bisogno di misure più drastiche, quali bagni di scarico e di protezione. Se si tratta  di riti d’amore o di prosperità significa che ci sono ostacoli nella petizione e occorre una forte pulizia spirituale. Nei lavori di attacco significa che la vittima ha reagito all’attacco e è riuscita a fermarlo.

La candela emette rumori e scoppiettii
Segnala opposizioni da parte di terzi. Più forti sono i crepitii più forti sono le opposizioni.

Una candela da sette giorni si esurisce prima del tempo previsto
Significa che il lavoro sta procedendo molto rapidamente.
Nel Voodoo se ne accende un’altra per dare maggiore forza. Nei lavori di prosperità è un buon segno, idem in quelli sentimentali. Nei lavori di protezione significa che occorre energia supplettiva, occorre accendere un’altra candela.

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